Leonardo BC a Diplomacy 2011

Diplomacy 2011

Sviluppo Territoriale, Risorse Energetiche e Diplomazia Economica della Giovane Africa

Nell’ambito del programma, uno dei panel è stat0 relativo al tema del rapporto tra Europa e Africa, il vecchio e il giovane continente. Mentre il primo è da sempre protagonista della scena mondiale, il secondo deve ancora affrontare molti problemi che ne ostacolano lo sviluppo, come le guerre, le malattie e la corruzione. Ma negli ultimi decenni alcuni fenomeni hanno aperto inaspettate opportunità.

Innanzitutto, l’aspetto demografico: la distribuzione della popolazione in Africa è completamente differente dalla maggior parte dei Paesi Occidentali, con una maggiore percentuale di giovani ed un’aspettativa di vita sensibilmente minore.

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Africa, ombelico del mondo


Il Continente è ricco di opportunità. Dei dieci Paesi cresciuti di più nell’ultimo decennio, sei parlano africano.

Continente nero ombelico del mondo. Non è un caso se una delle principali novità dell’ultima edizione del World Economic Forum tenutosi a fine gennaio a Davos (Svizzera), ha riguardato proprio il successo ottenuto dalle economie minori, considerate le ultime della classe, in particolare di quelle africane.

Secondo il settimanale The Economist, infatti, dei dieci Paesi cresciuti di più nel decennio 2000-2010, ben sei fanno parlano africano (al primo posto si trova l’Angola); gran parte del merito è da attribuire al boom nei prezzi delle materie prime, di cui l’Africa è ricca. In questo senso, il Forum ha sottolineato l’importanza di guardare oltre i Bric, essendo il loro un percorso non ancora compiuto ma molto consolidato.

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Il Forum della Pesca del Mediterraneo si apre all’Africa

CATANIA, 28 GEN – Un potenziale giro d’affari di 200 milioni di euro potrebbe essere generato in tempi brevi dall’aggregazione di 600 imprese della pesca e dell’agroindustria, aderenti al Forum del Mediterraneo, l’iniziativa itinerante promossa dal Distretto della pesca industriale di Mazara del vallo (Cosvap) e l’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, l’organo scientifico del Cosvap, con il supporto dell’Ice e della Regione Sicilia, che si e’ svolto la settimana scorsa a Catania.

Ma al Forum del Mediterraneo si e’ parlato anche del binomio pesca-ambiente, agricoltura e partecipazione delle donne. Erano presenti delegazioni provenienti da Libia, Egitto, Turchia, Mauritania, Marocco. Non è intervenuta la Tunisia, per problemi interni. Presenti anche le delegazioni di Guinea equatoriale, Costa d’Avorio, Angola. Tra gli obiettivi del Forum, l’esportazione nei Paesi del Mediterraneo e in Africa occidentale e Sub-sahariana del modello del ”Distretto della pesca” di Mazara Del Vallo, come esempio di sviluppo economico e laboratorio d’integrazione e coesione tra le culture.

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L’altra Africa: quella della crescita impressionante

Mentre Algeria e Tunisia bruciano nelle fiamme di una protesta sociale che covava sotto le ceneri della repressione poliziesca del regime di Ben Ali e dell’ineguale (ma forse sarebbe meglio dire inesistente) redistribuzione del tesoro petrolifero-gasiero che ha arricchito la cricca al potere ad Algeri, c’è anche un’altra Africa, sconosciuta e con poca “letteratura” ed attenzione dei media che cerca faticosamente ma rapidamente di crescere.

Non è più l’Africa mediterranea e sahariana, che vende le sue risorse agli europei e prostituisce i suoi politici all’occidente, in un rapporto incestuoso fatto di denaro in cambio di petrolio e manodopera a basso costo e del sostegno neocolonialista a regimi “moderati”, solo perché non islamisti, ma che usano la religione e la forza per controllare una popolazione sempre più disperata e scontenta.

L’Africa che cresce è quella subsahariana, l’area più povera del pianeta, quella che esce da poco da guerre civili o addirittura cova ancora al suo interno conflitti etnici-tribali.

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Angola:Frattini scrive al nuovo Ministro degli Esteri

Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha inviato il seguente messaggio di congratulazioni al suo collega angolano, George Chicoty.

“Caro Collega,

in occasione della Sua nomina alla guida del Ministero degli Affari Esteri angolano, desidero farLe pervenire i piu’ fervidi auguri per lo svolgimento del Suo alto incarico.

Sono fiducioso che, grazie al Suo operato, potra’ essere impresso ulteriore slancio alle relazioni tra i nostri Paesi, lungo il cammino tracciato con la mia visita a Luanda nel febbraio del 2009 e con la partecipazione del Presidente dos Santos al Vertice G8 dell’Aquila nel luglio dello stesso anno, nonche’ con il recente invito rivolto dal Presidente del Consiglio Berlusconi allo stesso Presidente dos Santos per una visita ufficiale in Italia.

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Eni – Scaroni: “L’Africa è la chiave della nostra crescita futura”

ROMA (MF-DJ)–“L’Africa e’ la chiave della nostra crescita futura”. A dirlo e’ l’a.d. di Eni, Paolo Scaroni, in un’intervista con il giornale Jeune Afrique. Il manager ha precisato che in Africa “la nostra produzione e’ aumentata del 5,4% all’anno dal 2000”.

Il numero uno del gruppo ha poi aggiunto che “da oggi al 2013 prevediamo una crescita del 2,5% annuo. Il settore del gas ha visto uno sconvolgimento gigantesco.

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La povertà in Angola è scesa dal 63 al 38%

Luanda, 21 ott. – Il coordinatore delle Nazioni Unite in Angola, Koen Vanormelingen, ha detto che la poverta’ nel Paese, misurata in base al reddito, e’ scesa dal 63%, nel 2002, al 38% nel 2009. Durante una conferenza stampa il coordinatore dell’Onu ha spiegato che l’Angola e’ sulla buona strada per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, visti i progressi fatti negli ultimi otto anni: il consolidamento della pace e la crescita economica.

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Angola: Gli incomodi di Tandu Minguiedi affronta il tema dell’AIDS

Luanda, 8 ott. – Il film del regista angolano Tandu Minguiedi, dal titolo provocatorio ‘Gli incomodi’, che affronta il tema della pandemia dell’Aids, sara’ proiettato in anteprima a Luanda il 23 ottobre prossimo.

Prodotto dall’Istituto angolano del cinema, il film si inserisce nelle commemorazioni dei 35 anni di indipendenza del Paese, che si celebrano l’11 novembre. L’obiettivo del film e’ quello di affrontare tutti i temi legati alla malattia, in particolare la prevenzione, ed e’ rivolto principalmente alle nuove generazioni.

Dopo Luanda sara’ proiettato anche nelle altre citta’ angolane proprio come opera di sensibilizzazione intorno al tema. (AGIAFRO) .

Fonte: Agi News Africa8 ottobre 2010

Mozambico: l’8 settembre si è conclusa la missione delle imprese italiane

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Consolato del Mozambico a Milano sulla missione degli imprenditori italiani nel paese dell’Africa meridionale.

Luanda, 8 settembre 2010 – Importanti accordi di collaborazione nel corso della missione italiana in Mozambico ed Angola. Investimenti potenziali  per 25 milioni di euro. Materiali da costruzione ed agro-alimentare gli ambiti di maggiore interesse. Gli imprenditori confermano l’attrattivita’ dei mercati locali e chiedono al Ministero Sviluppo Economico un supporto concreto in linea con gli impegni delle leggi di incentivazione alle PMI.

Si conclude oggi a Luanda la missione degli imprenditori italiani in Mozambico e Angola, contraddistinta da importanti accordi di collaborazione con gli operatori locali pubblici e privati. La missione, guidata dal Consorzio Pavia Export, dal consorzio alimentare multi regionale tuttitaliaFOOD e da quello della filiera delle costruzioni Domitalia (tutti parte di Federexport), con il supporto di Leonardo Business Consulting, rappresenta 84 imprese che operano nel territorio lombardo, principalmente nel settore dei materiali di costruzione, della sicurezza e dell’agro-alimentare, dal riso Scotti ai vini, dalla Cecosa (laterizi e tegole) alla Mecal (impianti per la lavorazione dell’alluminio).

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E se Obama fosse africano?

E se Obama fosse africano?

Gli africani hanno esultato per la vittoria di Obama. Io sono stato uno di quelli. Dopo una notte in bianco, nell’irrealtà della penombra dell’alba, le lacrime scorrevano sul mio volto quando ha pronunciato il discorso del vincitore. In quel momento, anche io ero un vincitore. La stessa felicità mi aveva attraversato quando Nelson Mandela fu liberato e il nuovo statista sud-africano consolidava un percorso di nobilitazione dell’Africa.

La notte del 5 novembre il nuovo presidente nord-americano non era semplicemente un uomo che parlava. Era la voce soffocata della speranza che si rialzava, libera, dentro di noi. Il mio cuore aveva votato, anche senza il permesso di farlo: abituato a chiedere poco, festeggiavo una vittoria senza dimensioni. Uscendo in strada vidi che la mia città si era trasferita a Chicago e neri e bianchi respiravano comunicandosi la stessa felice sorpresa.

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