Ue-Africa – Firmato accordo a Bruxelles per progetto energie rinnovabili

Bruxelles – L’ambizioso progetto di produrre energia rinnovabile nel Maghreb e in Medio Oriente da esportare in Europa ha cominciato a prendere forma oggi a Bruxelles con la firma di un accordo tra il Consorzio privato europeo Dii (Desertec Industrial Initiative), di cui sono soci 21 imprese europee (per l’Italia, Enel Green Power, Terna e Unicredit), e Medgrid, che riunisce gestori di reti di trasporto di elettricità di diversi Paesi europei, responsabile della creazione delle connessioni sottomarine.

“C’è ora la prospettiva concreta di vedere l’energia solare ed eolica prodotta a beneficio dei cittadini di Europa, Africa del Nord e Medio Oriente e a vantaggio dei due mercati”, ha commentato il Commissario europeo per l’Energia, Gunther Oettinger. Fino a oggi, gli unici progetti concreti di impianti solari riguardavano Marocco ed Egitto.

L’obiettivo del progetto, del valore di diversi miliardi di euro, è di coprire il 15% della richiesta europea di elettricità entro il 2050. La rete di interconnessione dovrebbero cominciare a funzionare a partire dal 2020.

Fonte: TM NewsAFP_24 novembre 2011

Mali – A Bamako, la Conferenza dei Ministri Africani per l’Ambiente

Si è aperta il 12 settembre a Bamako, capitale del Mali, la IV sessione straordinaria della Conferenza dei Ministri dell’Ambiente africani (AMCEN). Questa serie di incontri farà da preludio al vertice mondiale sul clima che si terrà a fine anno a Durban, in Sudafrica.

Fonti ufficiali della capitale maliana hanno rilevato che gli incontri hanno l’obiettivo di “consolidare la posizione comune africana, in modo che tutti i Paesi del continente parlino con una voce comune” alla riunione di Durban.

Per approfondire l’argomento, cliccate qui.

Fonte: Agi News Afro14 settembre 2011

Tanzania_Bloccata la costruzione dell’autostrada attraverso il Serengeti

Il Serengeti settentrionale, al confine con il Kenya, è una delle zone più selvagge ed incontaminate della Tanzania, dove vivono i “big Five”, i cinque grandi mammiferi d’Africa: l’elefante, il rinoceronte, il leopardo, il bufalo ed il leone; in progettazione già da tempo era una grande strada che avrebbe attraversato il parco, un’autostrada che avrebbe tagliato in due la nazione ed il parco.

Grazie alle proteste di tutta la comunità scientifica, il progetto pare sia stato abbandonato, cercando di seguire una strada alternativa che non comprometta non solo le rotte migratorie degli uccelli che transitano per quell’area, ma anche gli spostamenti di zebre e gnu.

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Camerun e Nigeria collaborano per salvare gli scimpanzé

Un bell’esempio di civiltà, quello che hanno dato in questi giorni Camerun e Nigeria che hanno messo da parte, almeno temporaneamente, le loro divergenze, per salvare gli scimpanzé, per la protezione dei quali hanno sborsato 15 milioni di dollari a testa.

Il protetto in questione è una rara specie di scimpanzé che vive in una remota area del Camerun settentrionale, di cui restano appena 4-10mila esemplari, minacciati dalla distruzione del loro habitat, sostituito da piantagioni di banani o dallo sfruttamento intensivo delle foreste.

Il Camerun, in particolare, ha avviato un programma di tutela ambientale che porterà a 10 milioni gli ettari di superficie destinata a parchi e aree protette, circa il 21% del territorio nazionale. Finora i parchi del Camerun sono 8.

Fonte: travelblog.it – 3 luglio 2011

Autore: Roberta

Il continente verde. L’Africa: cooperazione, ambiente, sviluppo

Oggi, domenica 26 giugno, alle 19.00, GRIOT presenta il libro “Il continente verde. L’Africa: cooperazione, ambiente, sviluppo”, a cura di Jean-Léonard Touadi e Ilaria Cresti.

Saranno presenti i curatori del volume, assieme ad alcuni degli autori dei saggi.

La relazione tra sviluppo e ambiente è molto stretta, e non declinata unicamente in termini di salvaguardia e di protezione. Valorizzare un ecosistema, salvaguardarlo da atti predatori, distruttivi e orientati soltanto a uno sfruttamento di rapina significa preservarne la capacità di generare risorse, anche economiche. I progetti di cooperazione finalizzati alla tutela ambientale e alla valorizzazione di processi di sviluppo locali sostenibili rispetto alle risorse disponibili, soprattutto in aree considerate fragili dal punto di vista ecologico e socio-economico, necessitano di strumenti teorici, scientifici e culturali sempre più raffinati perché diano risultati efficaci.

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Il Sudafrica combatte la desertificazione nel nord del paese

Pretoria, 22 giu. – Il governo del Sud Africa ha varato un importante progetto che prevede una serie di opere di contrasto all’erosione del suolo e alla desertificazione nella provincia di Limpopo, nell’estremo nord del Paese. Lo ha reso noto il ministro delle Risorse idriche e ambientali, signora Rejoice Mabudafhasi, precisando che l’iniziativa sara’ attuata nell’area metropolitana di Greater Tzaneen.

Questa zona soffre da anni di seri problemi causati dall’erosione del suolo, con effetti negativi sui redditi provenienti dall’agricoltura. Il ministro ha sostenuto in conferenza stampa che l’avvio del progetto e’ giustificato dalla “grande importanza che riveste la produzione agricola del Limpopo per il complesso del Paese, se si pensa che da questa regione viene oltre il 45 per cento della frutta e verdura che ogni giorno approda ai mercati generali di Johannesburg”.

Fonte: Agi News Afro22 giugno 2011

Il Ruanda progetta il suo futuro digitale

Il Ruanda immagina un futuro digitale e si affida per la sua realizzazione all’ambizioso progetto denominato “Vision 2020” che costituisce un’articolato programma di sviluppo per i prossimi 20 anni.

L’avveniristico programma sostenuto dal Presidente ruandese Paul Kagame ha raggiunto il suo primo importante risultato mediante l’installazione di 2300 Km di fibre ottiche che consentiranno di collegare il paese africano al cavo sottomarino che passa lungo la costa dell’Africa orientale.

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Nigeria – Impegno dei media per combattere la desertificazione

Il più importante e diffuso quotidiano nazionale nigeriano, insieme ad altri “media”, è sceso in campo per combattere la desertificazione che, come un po’ dappertutto in Africa, specie a causa delle ricorrenti siccità che si propagano a macchia di leopardo dove più e dove meno , rischia perciò di distruggere le bellezze naturali del Paese.

L’idea è ottima, perché questo genere d’impegno,speso a raggiera, per raggiungere anche i più demotivati e/o lontani, significa creare coscienza del problema.

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Sudafrica_Cresce l’occupazione nell’economia verde

Green Economy

Città del Capo – Le autorità del Sudafrica hanno varato un programma per la creazione di posti di lavoro nel settore della conservazione delle risorse ambientali.

Il ministro dell’ambiente Edna Molewa ha anticipato che il piano punta alla creazione di 3,6 milioni di posti di lavoro nell’anno finanziario 2011-2012, contro i 2,5 milioni creati da un analogo programma per l’anno finanziario che si concluderà a giugno.

La maggior parte dei nuovi posti di lavoro saranno creati per l’installazione di pannelli solari e la realizzazione di parchi solari nella Provincia del Capo settentrionale, in collaborazione con il ministero dell’energia.

Il ministro ha annunciato la prossima costituzione dell’Unità per la conservazione della biodiversità e di un avanzato centro tecnologico per l’economia ‘verde’.

Fonte: Agi News Afro – 27 aprile 2011

Banca Africana di Sviluppo – 57 milioni a favore delle energie rinnovabili

Mentre il Sudafrica preme deciso l’acceleratore sul suo programma d’energia rinnovabile per soddisfare un target di produzione di 10 mila GWh entro il 2013, c’è chi pensa a sostenere un futuro più verde in tutto il continente.

Come riporta in questi giorni l’agenzia di stampa Reuters, l’African Development Bank (AfDB) ha istituito un fondo da 57 milioni dollari esclusivamente dedicato a sostenere progetti nel campo delle energie alternative e rinnovabili.

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