Inaugurata allo Spazio Gerra la mostra di Mohamed Dahir

E’ stata inaugurata oggi, allo Spazio Gerra, la mostra del fotografo Mohamed Dahir un giovane fotoreporter che ha documentato, per i più importanti organi d’informazione del mondo, le recenti vicende della Somalia. Al taglio del nastro erano presenti l’assessore alla Cultura, Giovanni Catellani e Ildo Cigarini, presidente di Boorea.

La mostra di Dahir si inserisce nel progetto Eclats d’Afrique, promosso dal Comune di Reggio Emilia in partnership con Boorea, che si propone, attraverso tre mostre e un ciclo di incontri, di documentare l’attualità dei “clamori” africani e, contemporaneamente, di riannodare il filo di un dialogo che la città di Reggio Emilia ha tenuto, a partire dagli anni Settanta, con il Mozambico e altri  paesi africani, di cui oggi rimane il segno nei tanti progetti di cooperazione, negli scambi e nei gemellaggi.

Stasera allo spazio Gerra era presente Mohamed Dahir, autore delle immagini di Fighters, una delle tre esposizioni dedicate alla tragedia somala, oggi più che mai al centro della cronaca internazionale.

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Solo noi donne possiamo costruire una nuova Africa

Juliet Torome

In Kenya, il mio Paese d’origine, si usa dire che quando due elefanti combattono, è l’erba a soffrirne. E questo è evidente nei numerosi conflitti che l’Africa ha visto negli ultimi 50 anni. Nella Repubblica Democratica del Congo, le bande di predoni che pretendono di essere combattenti per la libertà, e l’esercito governativo che li combatte, hanno usato per decenni lo stupro come arma contro donne indifese. Dopo la fine del genocidio ruandese, il pesante fardello di ricostruire una società devastata è stato sostenuto dalle donne del Paese.

Eppure, quando si tratta di azioni per evitare tali crisi, le donne africane spesso vengono lasciate da parte. Si considerino gli attuali sforzi dell’Unione africana per trovare una soluzione all’impasse politico seguito alle elezioni in Costa d’Avorio. Tra i cinque leader africani convocati in occasione del vertice dell’Unione africana ad Addis Abeba, in Etiopia, per coordinare i negoziati, non c’era nemmeno una donna.

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Italia e Corno d’Africa – Guerra globale al terrorismo

Per comprendere gli sviluppi che si sono susseguiti nel Corno d’Africa all’indomani dell’11 settembre, nell’ottica della prospettiva italiana, è necessario fare una breve digressione sul decennio che ha preceduto quello della guerra globale al terrorismo, in questo modo sarà possibile cogliere le differenze.

Gli anni novanta si rivelarono particolarmente difficili per il mantenimento della nostra influenza sul Corno d’Africa, sia per cause endogene alla regione (come ad esempio i vari scandali legati alla cooperazione allo sviluppo), sia per eventi esogeni alla stessa (ad esempio l’attigua crisi nei Balcani). L’opportunità di un nuovo ritorno, volto a tentare di gestire l’ennesima situazione di incandescenza in quell’angolo di mondo, avvenne  in occasione dello scoppio della guerra etiopico – eritrea.

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Somalia, concluso il programma Mida a sostegno delle donne migranti

Si è svolto presso la sede del Sid (Society for international development) il workshop conclusivo del programma Mida Somalia, (Donne migranti per lo sviluppo in Africa), promosso dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) con il sostegno della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina.

Obiettivo dell’incontro è stato illustrare il ruolo della diaspora somala in Italia per lo sviluppo socio-economico nel suo paese di origine. Mida Somalia ha coinvolto la diaspora, stimolandola all’avvio di progetti concreti di Piccola e media impresa (Pmi) con un risvolto sociale attraverso la valorizzazione delle rimesse, delle iniziative economiche transazionale e lo sviluppo delle associazioni dei migranti.

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Africa tra le righe – Biografia di un continente: Africa 1960-2010

Dal 4 al 6 ottobre, Officina GRIOT, in collaborazione con Internazionale, presenta:

AFRICA TRA LE RIGHE – BIOGRAFIA DI UN CONTINENTE: AFRICA 1960-2010.

…In occasione del cinquantesimo anniversario delle indipendenze africane, tre giorni di letture e incontri sulle sfide che caratterizzano i legami tra Africa ed Europa. Un percorso tra storia, memoria e narrazione all’interno del progetto ‘Africa tra le righe’, nato per promuovere la letteratura africana tra i giovani.

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Incontro a Roma tra il Ministro Frattini ed il Presidente della Commissione dell’Unione Africana Jean Ping

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato oggi a Roma il Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Jean Ping, in Italia per essere insignito del Premio l’“Abolizionista dell’Anno 2010”. Si tratta di un riconoscimento promosso dall’Associazione “Nessuno Tocchi Caino”, destinato alle personalità particolarmente impegnate sul fronte della moratoria delle esecuzioni capitali e dell’abolizione della pena di morte.

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Il 14 giugno, Radio3 è stata condotta solo da stranieri

Il 14 giugno, i programmi di Radio3 sono stati condotti solo da stranieri: giornalisti, scrittrici, insegnanti, scienziati, operatori sociali, sindacalisti, attori, musicisti, di professioni e provenienze diverse.

Tra questi molti africani:

* la scrittrice egiziana Ingy Mubiayi
* la scrittrice di origine somala  Igiaba Scego
* lo scrittore senegalese Pap Khouma
* la scrittrice somala Cristina Ali Farah

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Africa: un’altra sanità è possibile

Dopo il successo ottenuto con l’apertura del centro cardiochirurgico Salam di Khartoum, Emergency si lancia in un progetto di assistenza medica ancora più significativo e ambizioso. L’associazione, fondata nel 1994 in sostegno delle vittime civili delle guerre, ha infatti firmato assieme ai governi di undici Paesi africani un memorandum per la creazione dell’Anme (African Network of Medical Excellence), la prima rete di strutture mediche di eccellenza del continente completamente gratuite.

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Frattini lancia il Patto per la Somalia

Una conferenza internazionale per lanciare il Patto per la Somalia. L’appuntamento deve servire a lanciare un forte segnale di appoggio al governo somalo.

La comunità internazionale non può più permettersi di ignorare la Somalia. Gli Stati che sono attraversati troppo a lungo da conflitti interni tendono poi a diventare santuari per gli estremisti. Ci troviamo oggi di fronte a una catena di crisi che collega il Corno d’ Africa con la situazione dello Yemen fino a raggiungere l’ Afghanistan. Con il crescente impegno militare in Afghanistan un numero sempre più alto di terroristi si sta spostando in Somalia e nello Yemen. Secondo le nostre informazioni gruppi radicali somali avrebbero instaurato legami stretti con altri gruppi nello Yemen, Paese che ospita oggi circa un milione di persone provenienti proprio dalla Somalia.

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